Red Hat Enterprise Linux 3: Reference Guide | ||
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Indietro | Capitolo 12. BIND (Berkeley Internet Name Domain) | Avanti |
Spesso i principianti commettono degli errori quando modificano i file di configurazione di BIND. Assicuratevi quindi di evitare i seguenti problemi:
Quando modificate un file zone, assicuratevi di incrementare il numero seriale.
Se non incrementate il numero seriale, il nameserver master potrà disporre delle nuove informazioni, ma il nameserver slave non riceverà notifiche di cambiamenti e non aggiornerà quindi i propri dati relativi a quella zona.
Ricordatevi di usare in modo corretto le parentesi graffe e i punti e virgola nel file /etc/named.conf
Se omettete un punto e virgola oppure una parentesi, ne consegue il rifiuto di named all'avvio.
Non dimenticatevi di mettere i punti (.) nei file zone dopo tutti gli FQDN e di ometterli nei nomi host.
Il punto indica che il nome assegnato è completo. Se manca il punto, named completerà questo nome con quello della zona o con il valore di $ORIGIN.
Se un firewall blocca le connessioni tra il demone named e altri server dei nomi, potrebbe essere necessario modificare il file di configurazione.
Per default, la versione 9 di BIND utilizza infatti porte casuali superiori alla 1024 per chiedere ad altri server di risolvere i nomi. Alcuni firewall, tuttavia, presuppongono che i server dei nomi comunichino tra loro utilizzando la porta 53. Quindi per forzare questo comportamento, inserite la seguente riga nell'istruzione options di /etc/named.conf:
query-source address * port 53; |